Non é finito neanche settembre e siamo già qui a chiederci se la stagione della Juve sia già compromessa. Che pena!
Se in Champions l’unica speranza è vincere tutte le prossime 4 partite (e al momento sembra impresa impossibile), nel campionato c’è tutto il tempo di risalire la china. La domanda è: come farlo?
Allo stato attuale delle cose questa squadra, per come gioca, è al massimo da sesto posto. Gli errori sono a monte: una dirigenza inesperta e poco competente, un allenatore che non sembra in grado di cambiare le cose e che sta perdendo tutta la credibilità acquisita, un presidente pressoché assente, giocatori milionari decisamente sopravvalutati.
Dal punto di vista tattico, lo dico da tempo, il punto debole della squadra è il centrocampo. Il motivo è molto semplice, ossia che proprio nel reparto più delicato abbiamo giocatori che non sarebbero titolari in nessuna grande squadra d’Europa (e forse nemmeno d’Italia). Stavolta non parlo dei singoli, tanto non serve, ma urge evidenziare che semplicemente i giocatori della nostra mediana sono buoni giocatori e nulla più. Il paragone coi centrocampisti del passato- anche recente – è impietoso.
Non illudiamoci nemmeno che il rientro di Chiesa e Pogba cambi radicalmente questa squadra. Non sarà così. Non c’e un’idea di gioco, non ci sono automatismi e non c’è nemmeno una condizione atletica all’altezza che possa mascherare le altre carenze. Se anche la squadra più mediocre del campionato, il Monza, ci mette sotto fisicamente, significa che si è sbagliato tutto, a partire dalla preparazione. Uno sbaglio inaccettabile a questi livelli.
Allegri out? Probabilmente sì. Servirebbe a dare una scossa. Tuttavia non illudiamoci che un altro allenatore riuscirebbe a cambiare completamente le cose. È la rosa inadeguata.
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