ANALISI A FREDDO

Esatto. Proprio così. Ho preferito non fare un’analisi a caldo della batosta contro il Benfica, perché avrei potuto scrivere cose troppo forti e poco pensate.
Lo avevo detto. Questa era la prima partita decisiva della stagione. Fondamentale. Purtroppo è stata miseramente fallita.
Non stiamo qui ad attribuire colpe a questo o a quello. Urge solo sottolineare – ancora una volta – la pochezza di una squadra che, semplicemente, non ha i migliori giocatori in circolazione, nemmeno in Italia. Questi sono i risultati.

Lo dicevamo. Il centrocampo è fondamentale per una squadra. Il nostro non è all’altezza.
Perché Paredes non è un top (abbiam semplicemente preso la riserva di Verratti, altrimenti stare sicuri che il PSG non lo avrebbe ceduto). Perché Miretti è un buon giocatore, nulla più. Perché gli altri (Rabiot, Locatelli, McKennie) non sono certo dei fenomeni, anzi. Sulle fasce, in attesa di Chiesa, gli altri galleggiano in una mediocrità che non può bastare. Solo Di Maria ha le giocate da top. Nemmeno possiamo cullarci nell’idea che arriverà Pogba e magicamente risolverà tutti i problemi: non sarà così e potrebbe essere anche troppo tardi.
Fa tristezza vedere Vlahovic così isolato e inerme.
La colpa è della guida tecnica? In parte sì. Allegri (come tanto altri allenatori, anche top) è bravo con squadre già forti, non è mai stato bravo a ricostruire o a “creare” una squadra. Ecco perché la colpa principale io la assegno ai dirigenti: incapaci, gente che (probabilmente) di calcio ne capisce poco.
Ci rifugiamo nella triste speranza che magari abbiamo toccato il fondo e da ora si può soltanto risalire. Senza dimenticare che, a volte, quando si tocca il fondo si può anche scavare (e allora saranno guai seri).

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